Nuovo trailer di Dragon Ball Daima, svelati nuovi personaggi e combattimenti

Dragon Ball Daima è tornato a mostrarsi oggi con un nuovo scoppiettante trailer che presenta alcuni personaggi e ambientazioni inedite di questa nuova storia che porta la firma di Akira Toriyama.

Toei Animation ha recentemente rilasciato un trailer “principale” per Dragon Ball Daima, la nuova serie animata che sarà trasmessa a partire dal prossimo mese. Il trailer offre uno sguardo alle nuove ambientazioni e ai personaggi che saranno protagonisti di questa nuova avventura, con una particolare attenzione al Reame dei Demoni, uno degli scenari principali della serie.

Nel trailer, vediamo Goku accompagnato da Kaioshin il Sommo e da due nuovi compagni, Glorio e Panzy, dei quali però non sono stati ancora svelati ulteriori dettagli. Il filmato include anche diverse scene di combattimenti intensi, tipici della saga di Dragon Ball, incluso un nuovo scontro tra Goku e Vegeta, due dei personaggi più iconici dell’intera serie.

Dragon Ball Daima debutterà in Giappone l’11 ottobre 2024 alle 23:40 locali (le 16:40 in Italia). Questo è lo stesso giorno in cui uscirà anche il videogioco Dragon Ball: Sparking! Zero. Attualmente, non ci sono informazioni ufficiali riguardo alla distribuzione della serie al di fuori del Giappone, ma i fan sperano che l’attesa per la versione internazionale non sia troppo lunga.

Dragon Ball Daima è stato sviluppato per commemorare il 40° anniversario del manga originale di Akira Toriyama. La serie si ispira alle prime avventure di Dragon Ball, concentrandosi maggiormente sul tema dell’esplorazione e dell’avventura piuttosto che sui combattimenti. La trama ruota attorno a una cospirazione che trasforma Goku e i suoi amici in bambini tramite un desiderio esaudito da Shenron, costringendoli a intraprendere un viaggio in un nuovo mondo. Akira Toriyama stesso ha contribuito attivamente alla creazione della storia e al design dei nuovi personaggi prima della sua improvvisa scomparsa avvenuta a marzo.

Sony sta investendendo miliardi di dollari per creare più contenuti originali e nuove IP

Il CEO di Sony ha svelato che la compagnia ha avviato una strategia da miliardi di dollari mirata alla creazione di nuove IP nel settore dell’intrattenimento a tutto tondo, dai videogiochi PlayStation a film e serie TV.

Nell’intervista rilasciata al Financial Times, Kenichiro Yoshida, CEO di Sony, ha svelato una nuova strategia ambiziosa in cui l’azienda sta investendo miliardi di dollari per rivoluzionare la propria offerta nell’ambito dell’intrattenimento. Questa nuova direzione punta a creare più contenuti originali e nuove proprietà intellettuali (IP), spaziando dai giochi PlayStation a film, serie TV e anime. L’obiettivo è consolidare la trasformazione di Sony da marchio di elettronica di consumo a leader globale nell’intrattenimento.

Yoshida ha riconosciuto che, pur avendo solide radici nel settore tecnologico e della distribuzione, Sony deve ora concentrare le proprie risorse sulla creazione di IP originali. Questo cambiamento è cruciale per affermare la compagnia come una potenza nell’intrattenimento globale. Secondo Yoshida, Sony può sfruttare le proprie competenze tecnologiche, come quelle nel campo delle videocamere e dei sensori, per produrre contenuti innovativi nel mercato dell’intrattenimento.

Hiroki Totoki, direttore finanziario di Sony, ha rafforzato queste idee, ammettendo che l’azienda non è stata particolarmente efficace nel creare e promuovere nuove IP sin dalle prime fasi di sviluppo. Totoki ha sottolineato che Sony è storicamente più abile nel trovare un pubblico globale per contenuti che hanno già riscosso successo nel loro mercato originario, ma ha riconosciuto che questa mancanza di iniziativa nella fase iniziale della creazione di IP rappresenta una sfida che l’azienda deve affrontare.

In sintesi, Sony sta cercando di ridisegnare il proprio futuro, puntando a diventare un colosso dell’intrattenimento attraverso la creazione di nuovi contenuti originali e IP che possano catturare l’attenzione di un pubblico globale sin dall’inizio.

The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom e Astro Bot sono i giochi più attesi di settembre

Ci prepariamo a un mese veramente ricco: tra principesse intraprendenti e simpatici robot, The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom e Astro Bot sono i giochi più attesi di settembre.

L’estate sta per concludersi, come ricordano i celebri Righeira, ma anche se stiamo crescendo, possiamo sempre trovare conforto nei videogiochi. Questo settembre sembra davvero inaugurare una stagione ricca di interessanti novità videoludiche. Lo si può vedere anche dalla consueta selezione dei titoli più attesi, che presenta un’ampia gamma di prodotti intriganti, tra i quali due giochi si sono distinti particolarmente: The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom e Astro Bot. Scegliere tra i due non è affatto semplice, persino tralasciando le altre proposte.

Ci aspetta un mese molto ricco, che introduce perfettamente l’autunno, tradizionalmente il periodo più caldo dell’anno per quanto riguarda le uscite di videogiochi. Questo si riflette chiaramente nella lista dei giochi in arrivo, alla quale potrebbero aggiungersi altre sorprese nel settore.

Si parla anche di nuovi hardware: le voci su una possibile presentazione della PS5 Pro proprio a settembre si fanno sempre più insistenti. Inoltre, potrebbe essere questo il periodo in cui verrà annunciata la nuova console Nintendo, mentre Microsoft ha già rivelato la sua particolare Xbox Series X bianca con SSD da 2 TB. Se aggiungiamo anche il Tokyo Game Show 2024, è evidente che ci aspetta una fine estate particolarmente movimentata.

Il più atteso dalla redazione

La scelta è stata ardua tra tre titoli principali, ma alla fine ha prevalso la tradizione e il classico intramontabile di Nintendo ha vinto. The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom è stato eletto il gioco più atteso di settembre dalla redazione di Multiplayer.it, una scelta quasi inevitabile vista l’importanza del titolo. L’entusiasmo per il robottino PlayStation e per le novità indie è giustificato, ma un nuovo capitolo di una leggenda videoludica come Zelda, che promette di introdurre innovazioni significative alla struttura della serie, è difficile da ignorare. Con Zelda al centro della scena e la libertà di interagire con il mondo di gioco, settembre sarà senza dubbio dominato da questo capolavoro annunciato per Nintendo Switch.

In seconda posizione si piazza Astro Bot, altro grande candidato al titolo di più atteso del mese, fermato solo dal peso massimo rappresentato dal nuovo Zelda. Il platform 3D di Asobi sembra essere un’evoluzione sostanziale di tutto ciò che di buono si era visto nei precedenti capitoli della serie, e si prepara a essere uno dei giochi più interessanti in arrivo su PS5 quest’anno.

Al terzo posto troviamo The Plucky Squire, un action adventure che combina 3D e 2D in una fusione originale di generi. Non poteva mancare tra i titoli più attesi del mese. Più distanti in classifica, ma comunque degni di nota, ci sono Warhammer 40.000: Space Marine 2 in quarta posizione, seguito da Towerborne e Ara: History Untold, che si contendono la quinta posizione.

Il più atteso dai lettori

Una situazione simile si è verificata anche nel sondaggio rivolto ai lettori di Multiplayer.it, dove Astro Bot è stato votato come il gioco più atteso di settembre.

Anche qui la competizione con The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom è stata serrata, ma alla fine il robottino PlayStation ha prevalso, sebbene solo per pochi punti percentuali. La grande diffusione di PS5 e il fatto che sia uno dei principali titoli first party previsti per quest’anno hanno giocato a favore dell’esclusiva Sony, soprattutto dopo la delusione di Concord. D’altra parte, i fan di Nintendo non potevano certo restare indifferenti, considerato che il nuovo Zelda promette di essere uno dei capitoli più particolari della serie.

Le posizioni cambiano a partire dal terzo posto: i lettori hanno infatti scelto Warhammer 40.000: Space Marine 2, con un certo distacco rispetto a The Plucky Squire. Tra le novità, in quinta posizione spicca Age of Mythology Retold, a testimonianza del fatto che questo titolo riesce ancora a scaldare i cuori di molti giocatori, seguito dall’edizione PC di God of War Ragnarok.

Concord mega-flop: Bloccate le vendite e ufficiale la data di chiusura dei server. Cosa succede a chi l’ha comprato?

Sony ha comunicato il ritiro di Concord dalla vendita, offrendo un rimborso completo a tutti i clienti su PlayStation 5 e PC. Inoltre, a partire dal 6 settembre 2024, i server del gioco saranno disattivati. La notizia, sorprendente ma non del tutto inaspettata, è stata diffusa tramite il PlayStation Blog, dove Sony ha inizialmente espresso gratitudine verso la comunità che ha sostenuto il gioco e fornito feedback: “Il vostro supporto e la comunità appassionata che si è formata attorno a Concord sono stati per noi di fondamentale importanza,” ha dichiarato l’azienda, prima di annunciare la decisione: “Anche se molti aspetti dell’esperienza offerta hanno trovato riscontro positivo tra i giocatori, riconosciamo che altri elementi del gioco e del nostro lancio iniziale non sono andati come speravamo. Per questo motivo, abbiamo deciso di mettere il gioco offline a partire dal 6 settembre 2024 e di esplorare altre soluzioni per meglio raggiungere i nostri giocatori.”

Nel frattempo, Sony ha sospeso immediatamente le vendite di Concord e avviato il processo di rimborso totale “per tutti coloro che hanno acquistato il gioco su PS5 o PC.” Gli utenti che hanno acquistato la versione PlayStation 5 tramite PlayStation Store o PlayStation Direct riceveranno un rimborso attraverso il metodo di pagamento originale.

Rimborsi Anche i giocatori che hanno acquistato il gioco su altre piattaforme digitali, come Steam ed Epic Games Store, saranno rimborsati. Non è ancora chiaro quale sarà il destino di chi ha ottenuto delle chiavi tramite siti di terze parti.

Steam ha dichiarato che “i rimborsi per coloro che hanno acquistato il gioco saranno elaborati nei prossimi giorni, e una conferma del rimborso sarà inviata una volta completata la procedura.”

Epic Games Store ha annunciato che “provvederà al rimborso per gli acquirenti nei prossimi giorni e contatterà direttamente ciascun cliente per confermare l’elaborazione del rimborso.”

Sony ha inoltre invitato i clienti che hanno acquistato copie fisiche del gioco da rivenditori diversi da PlayStation a contattare il punto vendita per ottenere il rimborso. Dopo aver ricevuto il rimborso, l’accesso al gioco sarà revocato.

L’azienda ha precisato che i rimborsi per gli acquisti effettuati tramite PlayStation Store e PlayStation Direct potrebbero richiedere tra i 30 e i 60 giorni per comparire sugli estratti conto. Se il metodo di pagamento originale non è più disponibile, l’importo sarà accreditato sul portafoglio del PlayStation Network.

La notizia, sebbene sconvolgente, non è del tutto sorprendente, considerando i risultati deludenti ottenuti da Concord al lancio.

Dragon Quest 3 HD-2D un remake niente male

Uno dei JRPG più iconici sta per tornare in un remake che rispetta l’originale, rinnovando l’estetica e introducendo numerose innovazioni.

Square Enix, combinando ambientazioni tridimensionali e sprite 2D in pixel-art, ha capito di poter valorizzare parte del suo vasto catalogo di giochi degli anni ’80 e ’90. Lo ha già fatto con titoli come Live A Live e, più recentemente, con l’acclamato Star Ocean: The Second Story R. Tuttavia, rivisitare Dragon Quest 3 è una sfida ben diversa: questo terzo capitolo della saga di Yuji Horii è considerato uno dei giochi più influenti nel panorama JRPG, una vera e propria guida per molti game designer successivi. “Sarebbe fantastico se questo remake riuscisse a far scoprire Dragon Quest 3 a una nuova generazione, in particolare ai bambini”, ha rivelato Horii stesso durante la Gamescom 2024, consapevole che, a quasi quattro decenni dalla sua uscita, Dragon Quest 3 HD-2D Remake potrebbe introdurre nuovi giocatori a quell’avventura epica, mentre i fan di vecchia data potranno rivivere la Trilogia di Erdrick con uno stile grafico modernizzato, reso popolare da Octopath Traveler.

Un nuovo ordine Sebbene possa creare qualche confusione tra i meno esperti, Dragon Quest 3 HD-2D sarà pubblicato prima dei remake dei primi due capitoli della saga. La scelta non è casuale: la trama del gioco è infatti un prequel degli eventi narrati in Dragon Quest 1, un colpo di scena che Enix mantenne segreto al momento del lancio nel 1988, ma che oggi è ben noto. Tra i tre episodi della trilogia, il prequel è anche il più amato, grazie a una serie di aggiunte e meccaniche che sono diventate pietre miliari della serie, come il ciclo giorno/notte, il sistema di classi e un mondo di gioco più vasto e liberamente esplorabile. Era quindi logico seguire l’ordine cronologico degli eventi, iniziando con l’episodio più apprezzato e ricco di contenuti.

La trama e i personaggi originali rimangono intatti in Dragon Quest 3 HD-2D Remake, con l’aggiunta di nuovi contenuti che espanderanno la storia sotto la supervisione di Horii stesso. Sebbene il game designer non sia entrato nei dettagli, si sa che il nuovo contenuto si concentrerà su Ortega, il padre del protagonista, e includerà un prologo o un flashback che renderà giocabile la missione in cui Ortega scala il vulcano e affronta Magmagoyle. Non è escluso che Square Enix possa riservare altre sorprese, come un epilogo esteso che colleghi meglio questo remake ai futuri rifacimenti di Dragon Quest 1 e 2.

Le novità del remake Come nel remake per Super Nintendo, sarà possibile scegliere tra una versione maschile o femminile del protagonista, ma questa non sarà l’unica opzione di personalizzazione disponibile. I giocatori potranno anche modificare l’abbigliamento, il colore dei capelli e il tono di voce dei vari personaggi. Tuttavia, l’aspetto più importante resta la scelta della classe: dal Guerriero al Mago, dal Ladro al Lottatore, fino al Mercante, al Giullare e al Chierico, ogni classe influisce sulla crescita del personaggio e sulle abilità che potrà apprendere.

A queste classi si aggiungerà quella del Domamostri, introdotta per la prima volta in Dragon Quest X. Questa nuova classe permetterà di catturare mostri e utilizzare le loro abilità in battaglia, sia per attaccare con colpi elementali che per curare il proprio gruppo. Inoltre, nell’Arena dei Mostri, dove un tempo si scommetteva denaro sui mostri vincenti, ora sarà possibile utilizzare i nemici addomesticati per formare una squadra composta da una a tre creature e partecipare attivamente a combattimenti che ricordano quelli tra Pokémon. Durante la demo, è stato possibile creare una squadra con uno Slime normale, un Dottor Slime e un Corniglio. Una volta schierati, i giocatori possono decidere se attaccare, modificare la strategia di ogni mostro o addirittura arrendersi.

Nell’esplorazione dei dungeon e del mondo aperto, sono rimasti gli incontri casuali tipici del gioco originale, ma le nuove opzioni di “qualità della vita” rendono queste interruzioni meno frequenti. Sarà possibile scegliere tra tre diverse velocità per le animazioni degli attacchi e la risoluzione dei colpi in battaglia (l’opzione “Velocissima” diventerà presto indispensabile), oltre a decidere se controllare direttamente ogni personaggio o lasciare che alcuni membri del team combattano automaticamente. È persino possibile automatizzare tutte le azioni dei personaggi in campo e lasciare che il gioco gestisca da solo i combattimenti. Altre novità includono tre livelli di difficoltà (modificabili durante l’avventura) e, soprattutto, un’opzione di auto-salvataggio e un maggior numero di punti di salvataggio, un miglioramento significativo rispetto al gioco originale, dove era necessario visitare il castello e parlare con il re per salvare.

Il nuovo stile HD-2D Per farci apprezzare il lavoro di restyling su Dragon Quest 3, Square Enix ha scelto di mostrarci un salvataggio posizionato circa un’ora e mezza dopo l’inizio del gioco, e il motivo è presto evidente. Il castello del regno di Romaria è uno dei luoghi più suggestivi di Dragon Quest 3, e la ricostruzione in 3D è quasi commovente: la città fortificata è splendida, con giardini lussureggianti, fontane, lampioni e stendardi. Rispetto all’originale, la città appare ancora più grande e sfarzosa, e anche il castello è più imponente. Ci sono fiori ovunque, e anche gli interni sono riccamente dettagliati. L’ingresso del palazzo reale, così come la chiesa della città, solenne e decorata, sono esempi eccellenti di questa attenzione ai dettagli: esplorare ogni angolo della città, accompagnati dalla splendida colonna sonora orchestrata dalla Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra, susciterà sicuramente nostalgia nei fan più affezionati.

Anche se i dungeon non hanno lo stesso impatto visivo, è evidente che è stata posta grande cura anche nelle ambientazioni meno appariscenti. Il Tempio della promessa, situato in mezzo a un bosco con rovine e uccelli che volano, mostra una cura per i dettagli notevole: la luce della torcia proietta dinamicamente ombre su oggetti e personaggi mentre ci si addentra nelle profondità del labirinto. Per un gioco con l’eredità di Dragon Quest 3, è difficile immaginare un restyling più rispettoso dell’originale, dimostrando quanto l’approccio HD-2D sia perfetto per rinnovare le glorie del passato, deliziando sia i fan di lunga data che un nuovo pubblico.

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