PS5 Pro: data di uscita, prezzo, specifiche e tutto quello che sappiamo sulla console

Facciamo un riepilogo di tutti i dettagli ufficiali su PS5 Pro svelati da Sony, dalla data di uscita e il prezzo alle caratteristiche della console mid-gen e i giochi “Enhanced” confermati per ora.

PS5 Pro con un DualSense

Sony ha finalmente svelato PS5 Pro, la revisione di metà generazione della PS5, progettata per offrire prestazioni superiori grazie a nuove tecnologie e miglioramenti hardware. Ecco un riassunto delle principali novità annunciate durante la presentazione tecnica condotta da Mark Cerny, con dettagli su specifiche, data di uscita, prezzo e giochi compatibili.

I tre pilastri di PS5 Pro: GPU più potente, Ray Tracing avanzato e PSSR

Data di uscita e preordini

  • Uscita: 7 novembre, in tempo per il periodo natalizio.
  • Preordini: Disponibile da subito su www.terra-616.com Complete Edition cliccando qui

Prezzo

  • Costo base: 799,99 euro in Italia.
  • Componenti aggiuntivi:
  • Unità disco esterna: 119,99 euro.
  • Base verticale: 29,99 euro.
  • Costo complessivo con accessori: circa 950 euro.
PS5 Pro con il lettore per dischi estraibile da acquistare separatamente

Specifiche e differenze rispetto alla PS5 standard

PS5 Pro offre importanti miglioramenti rispetto alla PS5 standard, concentrandosi su tre aspetti chiave:

  1. GPU potenziata: 67% più unità di calcolo e memoria più veloce del 28%, con un incremento del 45% nella velocità di rendering.
  2. Ray Tracing avanzato: Riflessi e gestione della luce molto più realistici, con un incremento fino al triplo della velocità di calcolo.
  3. PSSR (PlayStation Spectral Super Resolution): Tecnologia proprietaria di upscaling basata sull’intelligenza artificiale, simile al FSR di AMD e DLSS di NVIDIA, che permette un aumento della risoluzione e migliori prestazioni senza sovraccaricare la console.

In aggiunta, la console include un SSD interno da 2TB e supporta Wi-Fi 7 per una connessione più rapida.

A sinistra PS5 Pro, a destra il modello 'Slim'

Giochi “PS5 Pro Enhanced”

I giochi che sfruttano appieno le capacità della PS5 Pro saranno etichettati come “PS5 Pro Enhanced”, con miglioramenti specifici come Ray Tracing avanzato, prestazioni superiori e upscaling con PSSR. Alcuni dei titoli confermati che riceveranno aggiornamenti gratuiti sono:

  • Gran Turismo 7 (Ray Tracing e modalità fino a 120 fps o risoluzione 8K)
  • Horizon Forbidden West (miglioramenti a capelli, pelle e effetti visivi)
  • Marvel’s Spider-Man 2
  • Final Fantasy VII Rebirth
  • The Last of Us Part II Remastered
La prima immagine ufficiale della versione PS5 Pro di Final Fantasy 7 Rebirth
PS5 Pro in orizzontale

Conclusioni

PS5 Pro rappresenta un’opzione premium per i giocatori più esigenti che cercano una qualità visiva e prestazioni senza compromessi. Nonostante il costo elevato, promette di migliorare notevolmente l’esperienza di gioco rispetto al modello standard, soprattutto grazie alla nuova GPU, Ray Tracing avanzato e tecnologia PSSR. Tuttavia, rimangono attese ulteriori informazioni sui test prestazionali per valutare meglio il valore complessivo di questa console mid-gen.

Da Lord of the Rings Online a Gli anelli del potere, chi è Tom Bombadil?

La serie TV ispirata a Il Signore degli Anelli introduce il personaggio di Tom Bombadil in carne e ossa, già noto anche ai videogiocatori di The Lords of the Rings Online… ma chi è?

Tom Bombadil ne Gli anelli del potere

Il misterioso e affascinante personaggio di Tom Bombadil ha fatto il suo debutto nel quarto episodio della seconda stagione di Gli Anelli del Potere, interpretato da Rory Kinnear. Questo personaggio, assente nei celebri film di Peter Jackson, ha sorpreso molti spettatori, ma è ben noto a chi ha familiarità con le opere di Tolkien e i videogiochi ispirati al suo mondo.

Rory Kinnear interpreta Tom Bombadil ne Gli Anelli del Potere 2

Tom Bombadil è un personaggio unico nella mitologia tolkeniana. La sua prima apparizione avviene in una poesia del 1934, successivamente raccolta nel volume Le avventure di Tom Bombadil (1962). Compare anche ne La Compagnia dell’Anello, dove salva Frodo e gli altri Hobbit dal Vecchio Uomo Salice e dallo Spettro dei Tumuli. Tuttavia, la sua origine e la sua natura restano avvolte nel mistero. Descritto come “il più anziano e senza padre”, non è influenzato dall’Unico Anello, riuscendo persino a indossarlo senza subirne gli effetti. Alcuni studiosi hanno visto in lui un’analogia con divinità o spiriti, ma Tolkien ha sempre mantenuto il personaggio enigmatico.

Tom Bombadil in una scena de Gli Anelli del Potere 2

La sua introduzione nella serie TV Gli Anelli del Potere è un’aggiunta creativa che si discosta dai canoni letterari, presentandolo come un custode della foresta che salva lo Straniero e lo indirizza verso il suo destino. Questa caratterizzazione potrebbe fungere da collegamento narrativo tra l’enigma di Tom Bombadil e il cammino dello Straniero, aggiungendo un nuovo strato di complessità alla trama.

Tom Bombadil ne Il Signore degli Anelli Online

Per i videogiocatori, Tom Bombadil è un volto noto. È apparso in titoli come Il Signore degli Anelli: La Compagnia dell’Anello (2002), La Battaglia per la Terra di Mezzo 2 (2006) e soprattutto in The Lord of the Rings Online (LOTRO), l’MMORPG di Turbine. In LOTRO, i giocatori interagiscono con Tom Bombadil durante le missioni nella Vecchia Foresta e le Tumulilande, incontrandolo in momenti chiave della campagna principale. In queste apparizioni, il personaggio mantiene la sua personalità gioviale e misteriosa, con dialoghi che rispecchiano lo stile cantilenante dei libri.

La rappresentazione di Tom Bombadil nella serie TV sembra dunque unirsi a una lunga tradizione di adattamenti, che includono opere letterarie, giochi e ora il piccolo schermo, mantenendo sempre la sua essenza enigmatica e la sua funzione di custode di segreti.

Destiny 2: tutte le novità presentate per il decimo anniversario

Dopo un periodo di diffusi malumori a causa di tagli e licenziamenti, Bungie prova a risollevarsi mostrando i piani a lungo termine di Destiny 2.

Il 9 settembre 2024, Destiny ha celebrato il suo decimo anniversario, segnando un’importante tappa nella sua storia, ma il clima festivo è stato offuscato da una serie di problematiche interne. Bungie ha infatti affrontato una seconda ondata di licenziamenti, inclusi ruoli di alto profilo, a seguito di traguardi di profitto mancati e di un calo di giocatori dopo la chiusura della saga della “Forma Ultima”. Nonostante la sconfitta del Testimone non fosse l’ultimo capitolo, il futuro del gioco era rimasto incerto per molti fan.

Recentemente, Bungie ha delineato una chiara roadmap per il futuro di Destiny 2, almeno fino alla fine del 2025. Il cambiamento più significativo riguarda la frequenza delle espansioni, che passano da una grande ogni 12-18 mesi a due espansioni di medie dimensioni all’anno, accompagnate da Major Update trimestrali, che sostituiranno le vecchie stagioni. Questi aggiornamenti saranno gratuiti e si concentreranno su attività, bilanciamenti ed eventi, ma conterranno anche opzioni di monetizzazione attraverso un season pass, simile a quello attuale.

Il nuovo ciclo di espansioni comincerà nell’estate del 2025 con “Apollo”, seguita da “Behemoth” nell’inverno dello stesso anno. Queste espansioni offriranno nuove storie, destinazioni, missioni, armi e, cosa più importante, raid o segrete inedite. A livello narrativo, Destiny 2 si prepara a inaugurare una nuova saga, che si svilupperà con una struttura più complessa, ispirata a giochi roguelike o survival shooter. Questa saga mira a reintrodurre il mistero e l’incertezza che hanno caratterizzato il primo capitolo del gioco, abbandonando la narrazione lineare a favore di trame parallele che i giocatori potranno esplorare a loro piacimento.

In termini di gameplay, Bungie introdurrà tre nuove architetture: Portale, Solo Ops e Fireteam Ops. Il Portale sarà un hub centrale che organizzerà e categorizzerà le varie attività di gioco, facilitando l’accesso per i giocatori. Solo Ops sarà dedicato a piccole attività per 1-3 giocatori, mentre Fireteam Ops si concentrerà su contenuti più complessi per squadre coordinate.

Questi cambiamenti rappresentano il tentativo di Bungie di far evolvere Destiny 2 per mantenerlo rilevante e interessante nel lungo termine, con una nuova enfasi sulla diversità dei contenuti e sulla narrativa flessibile, pur affrontando le sfide finanziarie e di gestione del team.

Harry Potter: Campioni di Quidditch, la recensione del gioco sullo sport preferito dai maghi

E se il problema di Harry Potter: Campioni di Quidditch fosse proprio il Quidditch? Una domanda difficile, che proveremo a rispondere nella recensione.

Harry Potter: Campioni di Quidditch, il tanto atteso videogioco dedicato allo sport magico del Quidditch, ha finalmente esordito, ma con un’accoglienza mista da parte dei fan. Molti lo hanno visto come una manovra commerciale mirata a capitalizzare ulteriormente sul successo di Hogwarts Legacy, percepita come un’operazione di monetizzazione anziché come un vero e proprio tributo al Quidditch. Tuttavia, il gioco si distingue per l’enfasi posta su contenuti indirizzati esclusivamente ai fan più appassionati del mondo di Harry Potter, offrendosi come un’interpretazione discreta e ben realizzata di uno sport di fantasia.

Il gioco, sviluppato da Unbroken Studios, è caratterizzato da un approccio free-to-play, anche se viene venduto a un prezzo iniziale di circa 30 euro, con la promessa di ricompense e sbloccabili ottenibili esclusivamente tramite il gameplay, senza microtransazioni per ora. I giocatori possono creare la propria squadra, personalizzando personaggi e scope volanti, ma il titolo manca di una vera profondità in termini di opzioni di personalizzazione e modalità di gioco, risultando in un’esperienza che può sembrare ripetitiva dopo poche sessioni.

In termini di gameplay, Harry Potter: Campioni di Quidditch alterna momenti esaltanti e dinamici a sezioni più deboli, come i ruoli del Battitore e del Cercatore, che si dimostrano meno avvincenti rispetto a quelli dei Cacciatori e del Portiere. La modalità multiplayer 3 vs 3 risulta essere il punto forte del gioco, regalando partite movimentate e imprevedibili, ma l’esperienza complessiva soffre di una mancanza di contenuti e varietà, problema che si spera venga risolto con futuri aggiornamenti.

In definitiva, Harry Potter: Campioni di Quidditch riesce a intrattenere, ma potrebbe deludere coloro che cercano una simulazione più profonda o una maggiore varietà di contenuti.

Nuovo trailer di Dragon Ball Daima, svelati nuovi personaggi e combattimenti

Dragon Ball Daima è tornato a mostrarsi oggi con un nuovo scoppiettante trailer che presenta alcuni personaggi e ambientazioni inedite di questa nuova storia che porta la firma di Akira Toriyama.

Toei Animation ha recentemente rilasciato un trailer “principale” per Dragon Ball Daima, la nuova serie animata che sarà trasmessa a partire dal prossimo mese. Il trailer offre uno sguardo alle nuove ambientazioni e ai personaggi che saranno protagonisti di questa nuova avventura, con una particolare attenzione al Reame dei Demoni, uno degli scenari principali della serie.

Nel trailer, vediamo Goku accompagnato da Kaioshin il Sommo e da due nuovi compagni, Glorio e Panzy, dei quali però non sono stati ancora svelati ulteriori dettagli. Il filmato include anche diverse scene di combattimenti intensi, tipici della saga di Dragon Ball, incluso un nuovo scontro tra Goku e Vegeta, due dei personaggi più iconici dell’intera serie.

Dragon Ball Daima debutterà in Giappone l’11 ottobre 2024 alle 23:40 locali (le 16:40 in Italia). Questo è lo stesso giorno in cui uscirà anche il videogioco Dragon Ball: Sparking! Zero. Attualmente, non ci sono informazioni ufficiali riguardo alla distribuzione della serie al di fuori del Giappone, ma i fan sperano che l’attesa per la versione internazionale non sia troppo lunga.

Dragon Ball Daima è stato sviluppato per commemorare il 40° anniversario del manga originale di Akira Toriyama. La serie si ispira alle prime avventure di Dragon Ball, concentrandosi maggiormente sul tema dell’esplorazione e dell’avventura piuttosto che sui combattimenti. La trama ruota attorno a una cospirazione che trasforma Goku e i suoi amici in bambini tramite un desiderio esaudito da Shenron, costringendoli a intraprendere un viaggio in un nuovo mondo. Akira Toriyama stesso ha contribuito attivamente alla creazione della storia e al design dei nuovi personaggi prima della sua improvvisa scomparsa avvenuta a marzo.

Sony sta investendendo miliardi di dollari per creare più contenuti originali e nuove IP

Il CEO di Sony ha svelato che la compagnia ha avviato una strategia da miliardi di dollari mirata alla creazione di nuove IP nel settore dell’intrattenimento a tutto tondo, dai videogiochi PlayStation a film e serie TV.

Nell’intervista rilasciata al Financial Times, Kenichiro Yoshida, CEO di Sony, ha svelato una nuova strategia ambiziosa in cui l’azienda sta investendo miliardi di dollari per rivoluzionare la propria offerta nell’ambito dell’intrattenimento. Questa nuova direzione punta a creare più contenuti originali e nuove proprietà intellettuali (IP), spaziando dai giochi PlayStation a film, serie TV e anime. L’obiettivo è consolidare la trasformazione di Sony da marchio di elettronica di consumo a leader globale nell’intrattenimento.

Yoshida ha riconosciuto che, pur avendo solide radici nel settore tecnologico e della distribuzione, Sony deve ora concentrare le proprie risorse sulla creazione di IP originali. Questo cambiamento è cruciale per affermare la compagnia come una potenza nell’intrattenimento globale. Secondo Yoshida, Sony può sfruttare le proprie competenze tecnologiche, come quelle nel campo delle videocamere e dei sensori, per produrre contenuti innovativi nel mercato dell’intrattenimento.

Hiroki Totoki, direttore finanziario di Sony, ha rafforzato queste idee, ammettendo che l’azienda non è stata particolarmente efficace nel creare e promuovere nuove IP sin dalle prime fasi di sviluppo. Totoki ha sottolineato che Sony è storicamente più abile nel trovare un pubblico globale per contenuti che hanno già riscosso successo nel loro mercato originario, ma ha riconosciuto che questa mancanza di iniziativa nella fase iniziale della creazione di IP rappresenta una sfida che l’azienda deve affrontare.

In sintesi, Sony sta cercando di ridisegnare il proprio futuro, puntando a diventare un colosso dell’intrattenimento attraverso la creazione di nuovi contenuti originali e IP che possano catturare l’attenzione di un pubblico globale sin dall’inizio.

The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom e Astro Bot sono i giochi più attesi di settembre

Ci prepariamo a un mese veramente ricco: tra principesse intraprendenti e simpatici robot, The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom e Astro Bot sono i giochi più attesi di settembre.

L’estate sta per concludersi, come ricordano i celebri Righeira, ma anche se stiamo crescendo, possiamo sempre trovare conforto nei videogiochi. Questo settembre sembra davvero inaugurare una stagione ricca di interessanti novità videoludiche. Lo si può vedere anche dalla consueta selezione dei titoli più attesi, che presenta un’ampia gamma di prodotti intriganti, tra i quali due giochi si sono distinti particolarmente: The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom e Astro Bot. Scegliere tra i due non è affatto semplice, persino tralasciando le altre proposte.

Ci aspetta un mese molto ricco, che introduce perfettamente l’autunno, tradizionalmente il periodo più caldo dell’anno per quanto riguarda le uscite di videogiochi. Questo si riflette chiaramente nella lista dei giochi in arrivo, alla quale potrebbero aggiungersi altre sorprese nel settore.

Si parla anche di nuovi hardware: le voci su una possibile presentazione della PS5 Pro proprio a settembre si fanno sempre più insistenti. Inoltre, potrebbe essere questo il periodo in cui verrà annunciata la nuova console Nintendo, mentre Microsoft ha già rivelato la sua particolare Xbox Series X bianca con SSD da 2 TB. Se aggiungiamo anche il Tokyo Game Show 2024, è evidente che ci aspetta una fine estate particolarmente movimentata.

Il più atteso dalla redazione

La scelta è stata ardua tra tre titoli principali, ma alla fine ha prevalso la tradizione e il classico intramontabile di Nintendo ha vinto. The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom è stato eletto il gioco più atteso di settembre dalla redazione di Multiplayer.it, una scelta quasi inevitabile vista l’importanza del titolo. L’entusiasmo per il robottino PlayStation e per le novità indie è giustificato, ma un nuovo capitolo di una leggenda videoludica come Zelda, che promette di introdurre innovazioni significative alla struttura della serie, è difficile da ignorare. Con Zelda al centro della scena e la libertà di interagire con il mondo di gioco, settembre sarà senza dubbio dominato da questo capolavoro annunciato per Nintendo Switch.

In seconda posizione si piazza Astro Bot, altro grande candidato al titolo di più atteso del mese, fermato solo dal peso massimo rappresentato dal nuovo Zelda. Il platform 3D di Asobi sembra essere un’evoluzione sostanziale di tutto ciò che di buono si era visto nei precedenti capitoli della serie, e si prepara a essere uno dei giochi più interessanti in arrivo su PS5 quest’anno.

Al terzo posto troviamo The Plucky Squire, un action adventure che combina 3D e 2D in una fusione originale di generi. Non poteva mancare tra i titoli più attesi del mese. Più distanti in classifica, ma comunque degni di nota, ci sono Warhammer 40.000: Space Marine 2 in quarta posizione, seguito da Towerborne e Ara: History Untold, che si contendono la quinta posizione.

Il più atteso dai lettori

Una situazione simile si è verificata anche nel sondaggio rivolto ai lettori di Multiplayer.it, dove Astro Bot è stato votato come il gioco più atteso di settembre.

Anche qui la competizione con The Legend of Zelda: Echoes of Wisdom è stata serrata, ma alla fine il robottino PlayStation ha prevalso, sebbene solo per pochi punti percentuali. La grande diffusione di PS5 e il fatto che sia uno dei principali titoli first party previsti per quest’anno hanno giocato a favore dell’esclusiva Sony, soprattutto dopo la delusione di Concord. D’altra parte, i fan di Nintendo non potevano certo restare indifferenti, considerato che il nuovo Zelda promette di essere uno dei capitoli più particolari della serie.

Le posizioni cambiano a partire dal terzo posto: i lettori hanno infatti scelto Warhammer 40.000: Space Marine 2, con un certo distacco rispetto a The Plucky Squire. Tra le novità, in quinta posizione spicca Age of Mythology Retold, a testimonianza del fatto che questo titolo riesce ancora a scaldare i cuori di molti giocatori, seguito dall’edizione PC di God of War Ragnarok.

Concord mega-flop: Bloccate le vendite e ufficiale la data di chiusura dei server. Cosa succede a chi l’ha comprato?

Sony ha comunicato il ritiro di Concord dalla vendita, offrendo un rimborso completo a tutti i clienti su PlayStation 5 e PC. Inoltre, a partire dal 6 settembre 2024, i server del gioco saranno disattivati. La notizia, sorprendente ma non del tutto inaspettata, è stata diffusa tramite il PlayStation Blog, dove Sony ha inizialmente espresso gratitudine verso la comunità che ha sostenuto il gioco e fornito feedback: “Il vostro supporto e la comunità appassionata che si è formata attorno a Concord sono stati per noi di fondamentale importanza,” ha dichiarato l’azienda, prima di annunciare la decisione: “Anche se molti aspetti dell’esperienza offerta hanno trovato riscontro positivo tra i giocatori, riconosciamo che altri elementi del gioco e del nostro lancio iniziale non sono andati come speravamo. Per questo motivo, abbiamo deciso di mettere il gioco offline a partire dal 6 settembre 2024 e di esplorare altre soluzioni per meglio raggiungere i nostri giocatori.”

Nel frattempo, Sony ha sospeso immediatamente le vendite di Concord e avviato il processo di rimborso totale “per tutti coloro che hanno acquistato il gioco su PS5 o PC.” Gli utenti che hanno acquistato la versione PlayStation 5 tramite PlayStation Store o PlayStation Direct riceveranno un rimborso attraverso il metodo di pagamento originale.

Rimborsi Anche i giocatori che hanno acquistato il gioco su altre piattaforme digitali, come Steam ed Epic Games Store, saranno rimborsati. Non è ancora chiaro quale sarà il destino di chi ha ottenuto delle chiavi tramite siti di terze parti.

Steam ha dichiarato che “i rimborsi per coloro che hanno acquistato il gioco saranno elaborati nei prossimi giorni, e una conferma del rimborso sarà inviata una volta completata la procedura.”

Epic Games Store ha annunciato che “provvederà al rimborso per gli acquirenti nei prossimi giorni e contatterà direttamente ciascun cliente per confermare l’elaborazione del rimborso.”

Sony ha inoltre invitato i clienti che hanno acquistato copie fisiche del gioco da rivenditori diversi da PlayStation a contattare il punto vendita per ottenere il rimborso. Dopo aver ricevuto il rimborso, l’accesso al gioco sarà revocato.

L’azienda ha precisato che i rimborsi per gli acquisti effettuati tramite PlayStation Store e PlayStation Direct potrebbero richiedere tra i 30 e i 60 giorni per comparire sugli estratti conto. Se il metodo di pagamento originale non è più disponibile, l’importo sarà accreditato sul portafoglio del PlayStation Network.

La notizia, sebbene sconvolgente, non è del tutto sorprendente, considerando i risultati deludenti ottenuti da Concord al lancio.

Dragon Quest 3 HD-2D un remake niente male

Uno dei JRPG più iconici sta per tornare in un remake che rispetta l’originale, rinnovando l’estetica e introducendo numerose innovazioni.

Square Enix, combinando ambientazioni tridimensionali e sprite 2D in pixel-art, ha capito di poter valorizzare parte del suo vasto catalogo di giochi degli anni ’80 e ’90. Lo ha già fatto con titoli come Live A Live e, più recentemente, con l’acclamato Star Ocean: The Second Story R. Tuttavia, rivisitare Dragon Quest 3 è una sfida ben diversa: questo terzo capitolo della saga di Yuji Horii è considerato uno dei giochi più influenti nel panorama JRPG, una vera e propria guida per molti game designer successivi. “Sarebbe fantastico se questo remake riuscisse a far scoprire Dragon Quest 3 a una nuova generazione, in particolare ai bambini”, ha rivelato Horii stesso durante la Gamescom 2024, consapevole che, a quasi quattro decenni dalla sua uscita, Dragon Quest 3 HD-2D Remake potrebbe introdurre nuovi giocatori a quell’avventura epica, mentre i fan di vecchia data potranno rivivere la Trilogia di Erdrick con uno stile grafico modernizzato, reso popolare da Octopath Traveler.

Un nuovo ordine Sebbene possa creare qualche confusione tra i meno esperti, Dragon Quest 3 HD-2D sarà pubblicato prima dei remake dei primi due capitoli della saga. La scelta non è casuale: la trama del gioco è infatti un prequel degli eventi narrati in Dragon Quest 1, un colpo di scena che Enix mantenne segreto al momento del lancio nel 1988, ma che oggi è ben noto. Tra i tre episodi della trilogia, il prequel è anche il più amato, grazie a una serie di aggiunte e meccaniche che sono diventate pietre miliari della serie, come il ciclo giorno/notte, il sistema di classi e un mondo di gioco più vasto e liberamente esplorabile. Era quindi logico seguire l’ordine cronologico degli eventi, iniziando con l’episodio più apprezzato e ricco di contenuti.

La trama e i personaggi originali rimangono intatti in Dragon Quest 3 HD-2D Remake, con l’aggiunta di nuovi contenuti che espanderanno la storia sotto la supervisione di Horii stesso. Sebbene il game designer non sia entrato nei dettagli, si sa che il nuovo contenuto si concentrerà su Ortega, il padre del protagonista, e includerà un prologo o un flashback che renderà giocabile la missione in cui Ortega scala il vulcano e affronta Magmagoyle. Non è escluso che Square Enix possa riservare altre sorprese, come un epilogo esteso che colleghi meglio questo remake ai futuri rifacimenti di Dragon Quest 1 e 2.

Le novità del remake Come nel remake per Super Nintendo, sarà possibile scegliere tra una versione maschile o femminile del protagonista, ma questa non sarà l’unica opzione di personalizzazione disponibile. I giocatori potranno anche modificare l’abbigliamento, il colore dei capelli e il tono di voce dei vari personaggi. Tuttavia, l’aspetto più importante resta la scelta della classe: dal Guerriero al Mago, dal Ladro al Lottatore, fino al Mercante, al Giullare e al Chierico, ogni classe influisce sulla crescita del personaggio e sulle abilità che potrà apprendere.

A queste classi si aggiungerà quella del Domamostri, introdotta per la prima volta in Dragon Quest X. Questa nuova classe permetterà di catturare mostri e utilizzare le loro abilità in battaglia, sia per attaccare con colpi elementali che per curare il proprio gruppo. Inoltre, nell’Arena dei Mostri, dove un tempo si scommetteva denaro sui mostri vincenti, ora sarà possibile utilizzare i nemici addomesticati per formare una squadra composta da una a tre creature e partecipare attivamente a combattimenti che ricordano quelli tra Pokémon. Durante la demo, è stato possibile creare una squadra con uno Slime normale, un Dottor Slime e un Corniglio. Una volta schierati, i giocatori possono decidere se attaccare, modificare la strategia di ogni mostro o addirittura arrendersi.

Nell’esplorazione dei dungeon e del mondo aperto, sono rimasti gli incontri casuali tipici del gioco originale, ma le nuove opzioni di “qualità della vita” rendono queste interruzioni meno frequenti. Sarà possibile scegliere tra tre diverse velocità per le animazioni degli attacchi e la risoluzione dei colpi in battaglia (l’opzione “Velocissima” diventerà presto indispensabile), oltre a decidere se controllare direttamente ogni personaggio o lasciare che alcuni membri del team combattano automaticamente. È persino possibile automatizzare tutte le azioni dei personaggi in campo e lasciare che il gioco gestisca da solo i combattimenti. Altre novità includono tre livelli di difficoltà (modificabili durante l’avventura) e, soprattutto, un’opzione di auto-salvataggio e un maggior numero di punti di salvataggio, un miglioramento significativo rispetto al gioco originale, dove era necessario visitare il castello e parlare con il re per salvare.

Il nuovo stile HD-2D Per farci apprezzare il lavoro di restyling su Dragon Quest 3, Square Enix ha scelto di mostrarci un salvataggio posizionato circa un’ora e mezza dopo l’inizio del gioco, e il motivo è presto evidente. Il castello del regno di Romaria è uno dei luoghi più suggestivi di Dragon Quest 3, e la ricostruzione in 3D è quasi commovente: la città fortificata è splendida, con giardini lussureggianti, fontane, lampioni e stendardi. Rispetto all’originale, la città appare ancora più grande e sfarzosa, e anche il castello è più imponente. Ci sono fiori ovunque, e anche gli interni sono riccamente dettagliati. L’ingresso del palazzo reale, così come la chiesa della città, solenne e decorata, sono esempi eccellenti di questa attenzione ai dettagli: esplorare ogni angolo della città, accompagnati dalla splendida colonna sonora orchestrata dalla Tokyo Metropolitan Symphony Orchestra, susciterà sicuramente nostalgia nei fan più affezionati.

Anche se i dungeon non hanno lo stesso impatto visivo, è evidente che è stata posta grande cura anche nelle ambientazioni meno appariscenti. Il Tempio della promessa, situato in mezzo a un bosco con rovine e uccelli che volano, mostra una cura per i dettagli notevole: la luce della torcia proietta dinamicamente ombre su oggetti e personaggi mentre ci si addentra nelle profondità del labirinto. Per un gioco con l’eredità di Dragon Quest 3, è difficile immaginare un restyling più rispettoso dell’originale, dimostrando quanto l’approccio HD-2D sia perfetto per rinnovare le glorie del passato, deliziando sia i fan di lunga data che un nuovo pubblico.